venerdì 5 agosto 2011

A volte ritornano...Parte seconda! E al quadrato!

Buone, anzi ottime notizie! 

Dopo il periodo di trasferimento a Bologna il caro vecchio Zio Silem è tornato nelle lande vicentine, cosa prontamente festeggiata con un bell'allenamento "old school" in cui la quadrupedia l'ha fatta da padrona, Laurent Style. Come se non fosse già sufficiente per festeggiare, questo ritorno ci ha dato il destro per rispolverare una tra le più antiche tradizioni di GoParkour, ovvero il giovedì sera in questura "rain or shine", come anche per porci dei nuovi obiettivi, sia a breve che a lungo termine, sia a livello di potenziamento che di conditioning che di...ambizione personale diciamo...ma di questo vi parlerò a tempo debito. 

Primo obiettivo in lista una bella uscita 100% metodo naturale...stay tuned :P

martedì 19 luglio 2011

A volte ritornano...

Eh già a volte ritornano, e ritorno anche io, pare. Mi dispiace per il lasso di tempo trascorso dal mio ultimo intervento, ma ero troppo stanco/deluso/impegnato/pigro, vedete voi. Di sicuro mi pesava il non essere riuscito a raggiungere gli obiettivi che mi ero prefissato, altrettanto sicuramente gli impegni universitari non giocavano dalla mia. Oggi dopo tanto tempo ho sentito il bisogno di ricominciare a condividere qualcosa su questo blog.
 
Non so quanto tempo fosse che non mi facevo una bella corsa sotto la pioggia. Oggi tornando dall'ospedale mi sono preso una bella lavata e stranamente la cosa mi ha messo addosso un'energia incredibile, tanto da indurmi, appena arrivato a casa, a uscire di nuovo per farmi qualche bel percorsino sotto la pioggia. La suddetta purtroppo se n'era già andata, mi sono dovuto accontentare di umidità e pozzanghere, c'est la vie. Al mio ritorno ho pensato fosse il caso chiudere in bellezza con un po' di sano potenziamento, il che mi fa andare a nanna felicemente sfinito :)

A volte per stare bene basta uscire e mettersi a correre ;)

mercoledì 23 febbraio 2011

Caesaris Caesari

La mia reazione all'articolo sulla stampa è riportata due post più giu, in questo voglio invece rendere il giusto merito a chi il giornalista lo fa con tutt'altro senso di responsabilità.


Questo articolo è apparso sulla versione online del Giornale di Vicenza. A differenza di quello apparso su La Stampa è firmato, quindi ho potuto contattare via mail l'autrice. A tutta prima mi sembrava che la mia mail fosse caduta nel vuoto, invece ho avuto il piacere di constatare come invece fosse andata perfettamente a segno.

I miei ringraziamenti e i miei complimenti a Claudia Milani Vicenzi per la disponibilità.

domenica 20 febbraio 2011

Training Diary 9: E mo basta...

Tanto per calmarmi dopo il giramento di maroni di cui sotto, aggiorno un po' il mio diario allenamentizio, che ormai ha perso la sua funzione nazistoide, visto che a quanto pare l'allenamento "serie x ripetizione" a) non mi si addice e b) da meno risultati del "pochi cazzi go out & train" alla Urameki.

Questo weekend ho deciso di sfanculare con veemenza l'università, marcando visita venerdì e riprendendomi lo spazio per gli allenamenti. 

Venerdì 18/2

L'idea era di farsi un simpatico giro di corsa unendo gli spot di Monte Berico, Questura e v.le Ferrarin (un giro di 7,6 km secondo gugol meps), allenandomi una mezz'ora in ciascuno spot intervallando conditioning e tecnica.

Step 1: Monte Berico
Visto che arrivare fin li di corsa non mi aveva ucciso, mi sono sparato per prima cosa tre salite/discese delle scalette intervallate dalla canonica serie da 15 flessioni, a seguire il solito percorsino di precision
Step 2:Questura
Arrivo alquanto accaldato, quadrupedizzo un 10 minuti, serie di catleap poi percorsini sulla rampa il viale europa, goal:flow&silence. 
Step 3: viale Ferrarin
Arrivo decisamente spompo (dio che mozzarella che sono), guardo sconsolato il monkey precision che ancora non mi sono portato a casa, lo provo una volta, arrivo corto e decido di evitare il rischio di tibiate, si torna a casa di corsa, anche perchè domani ci si allena di nuovo...

Sabato 19/2
Ritrovo solito alla questura con Luke, il Peva, Sicko e Alex (no mi rifiuto di chiamarti diesel) in trasferta da PD. Bell'allenamentino 90% tecnico, in cui mi rendo conto sia di avere taaaaaanto da lavorare sulla testa (ma ho forse risbloccato i percision su sbarra *_* ...forse), sia di quanto stia progredendo velocemente Sicko (sticazzi davvero). Nota positiva, ho ripreso un catleap che mi ero lasciato "sfuggire", nota negativa troppi blocchi...troppi troppi blocchi...

When the shit hits the fan...

Ennesimo articolo del cazzo  in cui si parla di parkour tanto per fare un po' di caciara. Non firmato. Coglioni che girano.

Caro inetto scribacchino, 
si lei, che non si prende nemmeno la briga di firmarsi per non prendersi la resposabilità di quello che scrive,  visto che chiaramente nessuno le ha spiegato come si fa il suo di lavoro, voglio perdere un po' del mio tempo per parlarle di una strana coincidenza: lei lavora nell' INFORMAZIONE, il suo compito è INFORMARE e per fare ciò dovrebbe, come minimo INFORMARSI prima di scrivere delle colossali puttanate.

Sono passati più di due anni da quando ho cominciato a praticare il Parkour, in questi due anni questa disciplina (no, non sport estremo, signor scribacchino) è passata da essere "la novità della settimana" ad essere parte integrante della mia vita: sono traceur quanto sono studente e quanto sono musicista, il parkour è diventato parte del mio modo di ragionare  e di approcciarmi alla vita. Non sono certo un esperto, ma nel mio piccolo ho fatto e continuo a fare quanto posso per divulgare la filosofia di questa splendida disciplina, i suoi valori, per indirizzare i novizi verso una pratica sicura e consapevole, per comunicare l'importanza che rivestono allenamento, condizionamento e sicurezza in questo che voi chiamate "gioco". Si immagina, caro signor scribacchino, come posso sentirmi vedendo tutto ciò vanificato dalle stronzate che lei scrive? Una riga scarsa, "consiste nel saltare dal tetto di un palazzo a quello di fronte" per descrivere un terzo di me, ore di allenamenti, flessioni, addominali, trazioni, squat, equilibrio, chilometri di quadrupedia, ore, giorni, mesi a studiare la fisiologia del muscolo, lo stretching, a confrontarsi per trovare il modo di aumentare i margini di sicurezza, migliaia di ripetizioni di movimenti semplici, ripetuti fino ad averli tatuati nel sistema nervoso, in modo da poter essere certi di affrontare in sicurezza movimenti leggermente più complessi, due anni di rapporti umani, nati e cresciuti tra persone magari diversissime in tutto, ma accomunate dalla filosofia del "diventare forti", dalla cultura del "porsi un traguardo e raggiungerlo", dell' "affrontare un ostacolo e superarlo", del "conoscere se stessi, le proprie potenzialità e i propri limiti, e spingere per un continuo e costante  miglioramento"..." lo sport estremo molto praticato anche in America, che consiste nel saltare dal tetto di un palazzo a quello di fronte". 

Vaffanculo.

"l’ennesima vittima del parkour"

Posso sapere signor scribacchino quali sono le altre? L'ennesima? Come l'ennesima vittima degli scontri allo stadio? L'ennesima vittima dell'abuso di alcool? L'ennesima vittima del doping nel ciclismo o nell'atletica? Mi dica signor scribacchino, quante sono state le vittime del parkour? Su che basi poi mi parla di vittima del parkour se si parla di uno che aveva appena finito di sbronzarsi? Se avesse tirato su una rissa sarebbero state arti marziali? se si fosse affogato sarebbe stato una vittima del nuoto? se si fosse schiantato in macchina l'ennesima vittima dell'automobilismo? Si spara in testa, nuova ennesima vittima del tiro al piattello! C'è o ci fa signor scribacchino? Un 19nne si sbronza e si ammazza. Lo chiama parkour questo? Idiozia no? Selezione naturale? Se fosse successo 5 anni fa quando voi imbrattacarte non avevate ancora sentito parlare del parkour l'avreste chiamato coglione, semplicemente. Adesso invece siamo tutti un branco di coglioni. Grazie mille signor scribacchino, a nome di tutti noi! E altrettanto!





giovedì 3 febbraio 2011

Training Diary 8: LTD

Limitato. Dalla stanchezza, dallo stress continuo, dal fatto che sono un cazzo di ciccione lardoso...l'ultimo allenamento mi ha lasciato con miolto amaro in bocca. Per carità sto continuando a riprendermi passaggi che avevo perso ma...non mi basta. Chiaro il fatto di essere in piena sessione d'esame (da settembre in qua, maledetta disorganizzatissima univr) limita il numero di uscite settimanali e in generale la stanchezza che ho addosso mi impedisce di esprimermi al meglio anche nel potenziamento casalingo, ma comunque i risultati che porto a casa sono sempre meno dei previsti. Primo problema fra tutti...non sto riuscendo assolutamente a dimagrire...corda tutti i giorni, muoversi al 90% a piedi, andare a correre non appena possibile, dieta sotto controllo eppure pare che non funzioni. Il limite delle 5 planche lo vedo lontanissimo, dispero di portarmele a casa entro febbraio, l'air alert con questo sovrappeso lardelloso credo mi farebbe più male che bene. Depressione...

mercoledì 26 gennaio 2011

Training Diary 7: repetita juvant

Oggi allenamento in solitaria, avevo bisogno di schiarirmi le idee quindi ne ho approfittato per farmi una bella corsa fino in questura, una volta li, dopo il consueto riscaldamento, ho pensato di concentrarmi su un unico movimento e ripeterlo fino allo sfinimento. La scelta è caduta su un cat facilino, 7 piedi e mezzo, ma con partenza da un muretto abbastanza sottile da richiedere un minimo di equilibrio. All'inizio ho tenuto il conto delle ripetizioni, ma dopo i primi 30 ho deciso di lasciar perdere e concentrarmi sul movimento, sulla silenziosità, sulla fluidità del climb-up e del passaggio al di la della sbarra, comunque così a occhio e croce mi devo essere fermato intorno alla 60ina, non per effettivo sfinimento ma per la strana abitudine della temperatura di calare di colpo dopo il tramonto...devo provare a tornare da queste parti di mattina.

Parentesi comica data da una simpatica signora che con grande tempismo ha pensato bene di venirmi a chiedere se pensavo che la sbarra a cui mi stavo aggrappando fosse destinata a tale uso nell'esatto momento in cui stavo saltando...buon senso dove sei finito?

martedì 25 gennaio 2011

Training Diary 6: Tecnica, dubbi, esperimenti

Dubbi, e non piccoli. Ho sempre sostenuto la necessità del potenziamento nudo e crudo, ho cominciato questo blog con l'intenzione di monitorare i miei progressi, eppure mi rendo conto, dopo avere fatto qualche allenamento prevalentemente di tecnica, mi trovo ad avere dei dubbi sulla percentuale del mio allenamento da dedicare al puro "strength training".

Sabato 22: allenamento al Palasport, con Luke, Peva e Sicko. A differenza degli altri giorni il riscaldamento è ridotto all'osso, fatto per lo più in movimento e in scioltezza. L'allenamento è durato in tutto 3 ore circa, passate per la maggior parte a sbloccare passaggi nuovi o a fare ripetute su passaggi acquisiti ma comunque impegnativi. Tornato a casa ho integrato in tutto con 3 x 11 flessioni, 3 x 20 crunch e 3 x 5 trazioni e mi sono ritrovato quasi più stanco che dopo una sessione di potenziamento puro, e con la sensazione di aver faticato in modo più "utile"...che dopo 2 anni sia arrivato il momento di cambiare tipo di allenamento??? Visto che mi ero posto degli obiettivi entro fine febbraio, dopo questo limite proverò a variare e verificare  i pro e i contro.

Altra questione: da quando ho cominciato ad allenarmi ho sentito tutto e il contrario di tutto su questo fantomatico air alert, ho deciso di provare a seguirlo per capire se ha un qualche senso.

martedì 18 gennaio 2011

E un giorno come gli altri ma forse con più rabbia in corpo

rimugino valuto capisco calcolo mi incazzo devo dormire cazzo tra 4 ore ho la sveglia fanculo dormo sogno sveglia Beatles devo cambiarla altrimenti finisco per odiare sta canzone colazione  the dove cazzo sono le fette biscottate doccia macchina nebbia traffico ritardo ritardo ritardo colonna rimugino ancora il fegato scoppia Primus e metti la freccia coglione nebbia Mnemic strada Aphrodite nebbia bile a litri Staind strada Pendulum imbecille accartocciato sul guardrail e imbecilli che guardano lui che bestemmia geniale tangenziale sud dlin dlon uscita  Borgo Roma Verona  parcheggio in culo ai lupi cammino ritardo Università ritardo cazzo niente vabbè giornata del cazzo ah ho passato l'esame di giovedì fico esame segreteria allora sto esame ce l'ho o no ce l'ho lungaggini informatiche complimenti meno male però cazzo Albe mi spiace niente caffè prossima volta dai cammino dove cazzo sono le chiavi apriti stronza si riparte tangenziale sud hanno rimosso la Yaris Pendulum Prodigy Frank Zappa if you can't even fuck yourself how could you fuck someone else brokenhearts are for assholes cazzo la pula stop buongiorno patente libretto può aprire il cofano il portabagagli come mai ha una felpa nel baule veda lei se mi prendo la pioggia è utile ok vabbè arrivederci buona giornata a lei risali Elio e le Storie Tese che culo ho beccato quello tranquillo strada rimugino strada rimugino strada rimugino incazzato come una biscia arrivo a casa ciao ciao pranzo no dai non posso mangiare n'altra mezza bistvabbè dammela mangiato troppo devo sfogarmi o mi scoppia la testa fasce guanti guardia jab jab cross jab cross jab jab frontkick le spalle bruciano tieni su le mani cazzo bam bam bam respira mani su sono senza fiato basta...

tra le 01.30 del 17 gennaio e le 14.30 del 18 gennaio 2011

sabato 15 gennaio 2011

Training Diary 5: train and play l'han già detto vero??

Giovedì 13/1/11

Altro allenamento serale, stavolta segnato dalla mancanza del FCDM, ma dalla presenza praticamente di tutti i traceurs vicentini. Questa volta abbiamo lasciato da parte le ripetizioni e il conditioning puro per concentrarci un po' più sulla tecnica e sull'apertura di nuovi movimenti e passaggi, cosa che mi ha dato modo di constatare la fine del trend discendente del mio fisico e anzi qualche timido segno di ripresa, primo fra tutti il ritorno in repertorio della verticale con partenza in tuck planche, che latitava ormai da mesi. Gli spottini caserecci hanno svelato alcuni passaggini nuovi, tra cui un cat leap abbastanza spesso e un bel running precision, iscritti d'ufficio alla mia "to do list". La settimana prossima si preannuncia carica di impegni universitari, ma cercherò di mantenere una certa regolarità e cominciare l'allenamento specifico per ripigliarmi la planche e tentare la scalata alla serie da 5.

P.S. preso da improvviso attacco di giocattolosità mi sono portato a casa il mio primo palm spin, ma non ditelo a nessuno :P

martedì 11 gennaio 2011

Riflessioni Serali...

Appena finito l'allenamento, sono le dieci e qualcosa di un martedì sera, mi avvio verso casa correndo leggermente, rilassato. Devo attraversare uno stradone, quattro corsie, di solito trafficato e rumoroso ai limiti della sopportazione. Stasera invece è vuoto, silenzioso. Non resisto e invece che attraversare mi metto a camminare lentamente lungo la linea di mezzeria, unico rumore i miei passi e un condizionatore da qualche parte dentro la centrale della Telecom. Arrivato davanti casa mi fermo, mi guardo intorno, assaporo il silenzio e la vista del mio quartiere in questa condizione inusuale, per una qualche ragione a me ignota mi affiora alla mente la scena finale di Fuga da Los Angeles...



Training Diary 4: si beh pause un po' più lunghe no?

Devo farmi i complimenti, va bene che sono stato a letto con la febbre ma la costanza non sembra rientrare nei miei pregi...male...

Altro post doppio, devo fare in modo che non diventi un'abitudine...
10 Gennaio 2011:20.30

Giornata piovosa ma di stare in casa non se ne parla, quindi con il Fido Compagno Di Merende decidiamo per un allenamento serale a base di trazioni al ramo alla sbarra sperando che nel frattempo smetta. Giove Pluvio per una volta evita di remarci contro.
Invece della solita trazionata continua decidiamo di provare a intervallare le trazioni con un giro di corsa su un percorso di circa un km. Essendoci posti le 100 trazioni come limite decidiamo di dividere le serie come segue:

3x ( 7 serie x 3 trazioni + corsa ) + 2x (4 serie da 5 trazioni + corsa)

Storicamente per me le 100 trazioni erano il limite a cui si arrivava con pianto e stridore di denti, invece con questa suddivisione ci sono arrivato relativamente agevolmente, addirittura lasciandomi il dubbio di essere in grado di aggiungere un'altra serie (cosa che tenterò di fare alla prossima trazionata). .

11 Gennaio 2011: 20.30

Visto che ieri ci siamo dati alla pazza gioia con le braccia oggi abbiamo rivolto la nostra attenzione alle care zampe di dietro...o di sotto...si insomma alle gambe. Per l'occasione oltre al FCDM si sono uniti a noi anche Luke e Sicko. Dopo la classica corsetta, procediamo ad un riscaldamento con saltelli, squat, isometrie di gambe e braccia e risveglio articolare vario.  A seguito simpatica sessione di condizionamento con 50 precision submassimali (come al solito ad ogni errore 11 flessioni), che le superfici umide hanno provveduto a rendere più interessanti. Finite le ripetute abbiamo cominciato a svagarci precision un po' più grossetti e percorsini in precision a un piede, sporadiche quadrupedie e momenti di gioco puro. A seguire, cambiato spot (prima o poi pubblicherò qualche foto dei miei spottini "di casa"),abbiamo lavorato un po' sul flow e sulla tecnica, anche se un simpatico crampo al polpaccio (prima volta in 2 anni di pratica) mi ha suggerito di tenere un basso profilo. Fattesi le 22.00 io e il FCDM decidiamo che è ora di chiudere, corsetta defaticante, casa, stretching, doccia, cena.