martedì 7 febbraio 2012

Aggiornamento?

Ciao a tutti...sempre che esistiate ancora ovviamente.
Piccolo rapido post per dar prova che non sono morto, biologicamente almeno.
L'avventura universitaria giunge al termine, il 27 marzo dovrei essere ufficialmente disoccupato.
Probabilmente per allora riprenderò a scrivere con una certa continuità.
A poi.

venerdì 5 agosto 2011

A volte ritornano...Parte seconda! E al quadrato!

Buone, anzi ottime notizie! 

Dopo il periodo di trasferimento a Bologna il caro vecchio Zio Silem è tornato nelle lande vicentine, cosa prontamente festeggiata con un bell'allenamento "old school" in cui la quadrupedia l'ha fatta da padrona, Laurent Style. Come se non fosse già sufficiente per festeggiare, questo ritorno ci ha dato il destro per rispolverare una tra le più antiche tradizioni di GoParkour, ovvero il giovedì sera in questura "rain or shine", come anche per porci dei nuovi obiettivi, sia a breve che a lungo termine, sia a livello di potenziamento che di conditioning che di...ambizione personale diciamo...ma di questo vi parlerò a tempo debito. 

Primo obiettivo in lista una bella uscita 100% metodo naturale...stay tuned :P

martedì 19 luglio 2011

A volte ritornano...

Eh già a volte ritornano, e ritorno anche io, pare. Mi dispiace per il lasso di tempo trascorso dal mio ultimo intervento, ma ero troppo stanco/deluso/impegnato/pigro, vedete voi. Di sicuro mi pesava il non essere riuscito a raggiungere gli obiettivi che mi ero prefissato, altrettanto sicuramente gli impegni universitari non giocavano dalla mia. Oggi dopo tanto tempo ho sentito il bisogno di ricominciare a condividere qualcosa su questo blog.
 
Non so quanto tempo fosse che non mi facevo una bella corsa sotto la pioggia. Oggi tornando dall'ospedale mi sono preso una bella lavata e stranamente la cosa mi ha messo addosso un'energia incredibile, tanto da indurmi, appena arrivato a casa, a uscire di nuovo per farmi qualche bel percorsino sotto la pioggia. La suddetta purtroppo se n'era già andata, mi sono dovuto accontentare di umidità e pozzanghere, c'est la vie. Al mio ritorno ho pensato fosse il caso chiudere in bellezza con un po' di sano potenziamento, il che mi fa andare a nanna felicemente sfinito :)

A volte per stare bene basta uscire e mettersi a correre ;)

mercoledì 23 febbraio 2011

Caesaris Caesari

La mia reazione all'articolo sulla stampa è riportata due post più giu, in questo voglio invece rendere il giusto merito a chi il giornalista lo fa con tutt'altro senso di responsabilità.


Questo articolo è apparso sulla versione online del Giornale di Vicenza. A differenza di quello apparso su La Stampa è firmato, quindi ho potuto contattare via mail l'autrice. A tutta prima mi sembrava che la mia mail fosse caduta nel vuoto, invece ho avuto il piacere di constatare come invece fosse andata perfettamente a segno.

I miei ringraziamenti e i miei complimenti a Claudia Milani Vicenzi per la disponibilità.

domenica 20 febbraio 2011

Training Diary 9: E mo basta...

Tanto per calmarmi dopo il giramento di maroni di cui sotto, aggiorno un po' il mio diario allenamentizio, che ormai ha perso la sua funzione nazistoide, visto che a quanto pare l'allenamento "serie x ripetizione" a) non mi si addice e b) da meno risultati del "pochi cazzi go out & train" alla Urameki.

Questo weekend ho deciso di sfanculare con veemenza l'università, marcando visita venerdì e riprendendomi lo spazio per gli allenamenti. 

Venerdì 18/2

L'idea era di farsi un simpatico giro di corsa unendo gli spot di Monte Berico, Questura e v.le Ferrarin (un giro di 7,6 km secondo gugol meps), allenandomi una mezz'ora in ciascuno spot intervallando conditioning e tecnica.

Step 1: Monte Berico
Visto che arrivare fin li di corsa non mi aveva ucciso, mi sono sparato per prima cosa tre salite/discese delle scalette intervallate dalla canonica serie da 15 flessioni, a seguire il solito percorsino di precision
Step 2:Questura
Arrivo alquanto accaldato, quadrupedizzo un 10 minuti, serie di catleap poi percorsini sulla rampa il viale europa, goal:flow&silence. 
Step 3: viale Ferrarin
Arrivo decisamente spompo (dio che mozzarella che sono), guardo sconsolato il monkey precision che ancora non mi sono portato a casa, lo provo una volta, arrivo corto e decido di evitare il rischio di tibiate, si torna a casa di corsa, anche perchè domani ci si allena di nuovo...

Sabato 19/2
Ritrovo solito alla questura con Luke, il Peva, Sicko e Alex (no mi rifiuto di chiamarti diesel) in trasferta da PD. Bell'allenamentino 90% tecnico, in cui mi rendo conto sia di avere taaaaaanto da lavorare sulla testa (ma ho forse risbloccato i percision su sbarra *_* ...forse), sia di quanto stia progredendo velocemente Sicko (sticazzi davvero). Nota positiva, ho ripreso un catleap che mi ero lasciato "sfuggire", nota negativa troppi blocchi...troppi troppi blocchi...

When the shit hits the fan...

Ennesimo articolo del cazzo  in cui si parla di parkour tanto per fare un po' di caciara. Non firmato. Coglioni che girano.

Caro inetto scribacchino, 
si lei, che non si prende nemmeno la briga di firmarsi per non prendersi la resposabilità di quello che scrive,  visto che chiaramente nessuno le ha spiegato come si fa il suo di lavoro, voglio perdere un po' del mio tempo per parlarle di una strana coincidenza: lei lavora nell' INFORMAZIONE, il suo compito è INFORMARE e per fare ciò dovrebbe, come minimo INFORMARSI prima di scrivere delle colossali puttanate.

Sono passati più di due anni da quando ho cominciato a praticare il Parkour, in questi due anni questa disciplina (no, non sport estremo, signor scribacchino) è passata da essere "la novità della settimana" ad essere parte integrante della mia vita: sono traceur quanto sono studente e quanto sono musicista, il parkour è diventato parte del mio modo di ragionare  e di approcciarmi alla vita. Non sono certo un esperto, ma nel mio piccolo ho fatto e continuo a fare quanto posso per divulgare la filosofia di questa splendida disciplina, i suoi valori, per indirizzare i novizi verso una pratica sicura e consapevole, per comunicare l'importanza che rivestono allenamento, condizionamento e sicurezza in questo che voi chiamate "gioco". Si immagina, caro signor scribacchino, come posso sentirmi vedendo tutto ciò vanificato dalle stronzate che lei scrive? Una riga scarsa, "consiste nel saltare dal tetto di un palazzo a quello di fronte" per descrivere un terzo di me, ore di allenamenti, flessioni, addominali, trazioni, squat, equilibrio, chilometri di quadrupedia, ore, giorni, mesi a studiare la fisiologia del muscolo, lo stretching, a confrontarsi per trovare il modo di aumentare i margini di sicurezza, migliaia di ripetizioni di movimenti semplici, ripetuti fino ad averli tatuati nel sistema nervoso, in modo da poter essere certi di affrontare in sicurezza movimenti leggermente più complessi, due anni di rapporti umani, nati e cresciuti tra persone magari diversissime in tutto, ma accomunate dalla filosofia del "diventare forti", dalla cultura del "porsi un traguardo e raggiungerlo", dell' "affrontare un ostacolo e superarlo", del "conoscere se stessi, le proprie potenzialità e i propri limiti, e spingere per un continuo e costante  miglioramento"..." lo sport estremo molto praticato anche in America, che consiste nel saltare dal tetto di un palazzo a quello di fronte". 

Vaffanculo.

"l’ennesima vittima del parkour"

Posso sapere signor scribacchino quali sono le altre? L'ennesima? Come l'ennesima vittima degli scontri allo stadio? L'ennesima vittima dell'abuso di alcool? L'ennesima vittima del doping nel ciclismo o nell'atletica? Mi dica signor scribacchino, quante sono state le vittime del parkour? Su che basi poi mi parla di vittima del parkour se si parla di uno che aveva appena finito di sbronzarsi? Se avesse tirato su una rissa sarebbero state arti marziali? se si fosse affogato sarebbe stato una vittima del nuoto? se si fosse schiantato in macchina l'ennesima vittima dell'automobilismo? Si spara in testa, nuova ennesima vittima del tiro al piattello! C'è o ci fa signor scribacchino? Un 19nne si sbronza e si ammazza. Lo chiama parkour questo? Idiozia no? Selezione naturale? Se fosse successo 5 anni fa quando voi imbrattacarte non avevate ancora sentito parlare del parkour l'avreste chiamato coglione, semplicemente. Adesso invece siamo tutti un branco di coglioni. Grazie mille signor scribacchino, a nome di tutti noi! E altrettanto!